Si è svolto a Lamezia Terme, oggi 6 giugno, il Congresso Uilp Calabria.

Alla riunione hanno partecipato il Segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo, il Segretario organizzativo Uilp Pasquale Lucia, il Segretario generale Uil Calabria Santo Biondo.

Il Congresso ha eletto Francesco De Biase Segretario generale Uilp Calabria.

Nella sua relazione De Biase, si è concentrato sulle problematiche riguardanti il territorio calabrese:  “Non c’è una ricetta unica per risolvere tutti i problemi storici di questa terra, ma sappiamo per certo che il lavoro è legalità, è dignità ma, soprattutto, è prospettiva. Per questo noi rifiutiamo e condanniamo ogni forma di malaffare e prevaricazione, sostenendo l’emancipazione della Calabria. E allora alla politica vogliamo chiedere un cambio di passo, nella convinzione che la ripresa dipenderà dall’efficienza della macchina amministrativa locale e dalla guida determinante di una regione ed in particolare di un nuovo governo regionale che, certamente, non avrà un compito facile, ma dovrà necessariamente riuscirci”.

Il Segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo, concludendo i lavori della giornata, ha dichiarato: “I politici sono smemorati e noi dobbiamo impegnarci perché non possiamo lasciare ai nostri figli ed ai nostri nipoti un mondo  peggiore di quello che abbiamo trovato noi. Noi purtroppo abbiamo perso il nostro welfare a spizzichi e bocconi e non possiamo più accettare altri tagli. Dobbiamo ribadire al Governo la necessità di chiudere al più presto la partita della legge sulla non autosufficienza che, da troppo tempo, giace nei cassetti del ministero competente. Se non fossero stati tagliati i fondi alla sanità oggi non dovremmo fare i conti con un sistema impazzito che allarga i divari di cittadinanza. Davanti alla situazione mondiale – ha concluso il Segretario generale della Uilp – c’è bisogno di un sindacato moderno e preparato, in grado di combattere punto su punto le battaglie di civiltà che vogliamo e dobbiamo rappresentare. Dobbiamo ritornare ad avere la speranza in un mondo migliore e per questo abbiamo bisogno delle nostre pantere grigie, delle nostre pensionate e dei nostri pensionati, per fare da pungolo a chi ci governa, perché vogliamo essere attivi e determinanti e non essere considerati solo il bancomat del Paese”.