Silvano Miniati, segretario generale della Uil Pensionati, è intervenuto oggi a San Paolo del Brasile alla grande manifestazione per il Primo maggio (oltre 1 milione e mezzo di persone) indetta come ogni anno da Força Sindical, uno dei principali sindacati brasiliani.
Uno stretto rapporto di collaborazione e di amicizia lega da oltre un decennio le due confederazioni sindacali, quella brasiliana di Força Sindical e quella italiana della Uil. Collaborazione e amicizia evidenziata anche oggi dal presidente di Força Sindical Paulinho nel suo intervento alla manifestazione. La Uil Pensionati, in particolare, ha sostenuto la nascita e la costituzione del Sindacato dei pensionati di Força Sindical.
L’ultima iniziativa comune si è tenuta ieri, sempre a San Paolo del Brasile, con la partecipazione dei segretari nazionali Uilp Siciliano e Ronzoni: un seminario congiunto in cui sono stati messi a confronto i sistemi previdenziali italiano e brasiliano. Il Sindacato dei pensionati di Força Sindical è ormai una realtà importante in Brasile, tanto che il suo presidente Inocentini rappresenta oggi tutti i sindacati dei pensionati brasiliani nel Forum sulla riforma della previdenza recentemente istituito dal Presidente Lula, in cui si sta discutendo, come in Italia, di rivalutazione delle pensioni e di razionalizzazione del sistema previdenziale.
Nel suo intervento alla manifestazione, il segretario generale della Uilp Miniati ha evidenziato che sono molti i temi e gli impegni che uniscono i lavoratori, i cittadini, i giovani e gli anziani italiani e brasiliani, a partire dalla difesa dell’ambiente (cui era dedicato quest’anno il Primo maggio di Força Sindical), fino alla difesa dei diritti dei lavoratori e alla mobilitazione per assicurare a tutti i cittadini una vecchiaia serena e pensioni decorose. “Torniamo dunque in Italia – ha detto Miniati – portando nel cuore e negli occhi questa grande manifestazione, che dimostra come ci sono valori forti che accomunano il movimento sindacale in tutti i Paesi democratici e per i quali i giovani, gli anziani, i lavoratori sono pronti a mobilitarsi in ogni parte del mondo”.