“Già da questo inizio di ottobre si potranno vedere concretamente i primi benefici per i pensionati, frutto dell’accordo sul welfare tra Governo e sindacati. Altre novità positive per anziani e pensionati sono contenute nella prossima manovra finanziaria. È importante continuare in questa direzione”. È quanto dichiara Silvano Miniati, segretario generale della Uil Pensionati. “Dal primo ottobre, infatti – prosegue Miniati – oltre tre milioni di pensionati, di cui circa due milioni e centomila sono donne, cominceranno a ricevere l’aumento previsto dalla legge 127 del 3 agosto 2007, che recepisce parte dell’accordo tra sindacati e Governo. Questa norma segna una positiva inversione di tendenza delle politiche nei confronti di anziani e pensionati, che si conferma nelle misure contenute nella prossima manovra finanziaria. Nella legge finanziaria e nei suoi collegati, infatti, sono contenute diverse norme che interessano anche gli anziani e i pensionati. In particolare, il bonus per le persone fiscalmente incapienti (cioè quelle persone con redditi così modesti da non pagare l’Irpef e dunque da non avere benefici dagli sgravi fiscali) interesserà in larga misura pensionati ed anziani. Anche l’abbattimento dell’Ici sulla prima casa e gli sgravi agli affitti avvantaggeranno un numero consistente di anziani e pensionati, che hanno in maggioranza redditi medio bassi. Consideriamo infine un segnale, sia pure del tutto insufficiente – prosegue Miniati – l’aumento dello stanziamento del Fondo nazionale per la non autosufficienza. La cifra stanziata è ancora ampiamente inadeguata per rispondere ai bisogni di milioni di cittadini e di loro familiari che si trovano ad affrontare, spesso in solitudine, questo dramma. Ci auguriamo che nella trasformazione in legge della manovra finanziaria si possano trovare ulteriori stanziamenti per il Fondo nazionale per la non autosufficienza. Da anni, come sindacati dei pensionati chiedevamo misure a favore degli incapienti e anche norme che alleviassero il disagio abitativo di milioni di anziani e pensionati. Oggi, per la prima volta, qualcosa si muove. È importante che il Governo continui in questa direzione e che il Parlamento confermi queste misure. Sarebbe anche fortemente auspicabile l’adozione di forme di riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, di cui invece finora non c’è traccia. La mobilitazione dei sindacati dei pensionati e delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil degli ultimi anni comincia a produrre risultati concreti. Anche per questo – conclude Miniati – è importante che i pensionati partecipino numerosi alle consultazioni del sindacato sull’accordo del 23 luglio e votino sì all’accordo. Piaccia o no, la difesa integrale dell’accordo è infatti legata al voto dei lavoratori e dei pensionati, perché sia chi la contesta ‘da destra’, sia chi la contesta ‘da sinistra’ non potrà non tener conto del parere di milioni di cittadini”.
Notizie / Vai alla sezione
23/12/2024
Cedolino pensione gennaio 2025
Cedolino pensione gennaio 2025 DATA DI PAGAMENTO Il pagamento del cedolino pensione gennaio 2025 avverrà con valuta 3 gennaio. Rivalutazione delle pensioni 2025. L’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2025 è pari allo 0,8%, salvo conguaglio da effettuarsi l’anno prossimo. Esempi di rivalutazione gennaio 2025: Ne abbiamo parlato QUI, di seguito qualche esempio:
20/12/2024
Consiglio regionale Uilp Puglia
Consiglio regionale della UIL Pensionati Puglia, allargato ai dirigenti UILP impegnati nelle CSC UIL comunali: ai lavori hanno partecipato Stefano Frontini, Segretario Organizzativo UIL Puglia, Gianni Ricci Segretario Generale UIL Puglia, Cecilia De Laurenzi, Tesoriera UILP Nazionale, Pasquale Lucia, Segretario Organizzativo UILP Nazionale e Carmelo Barbagallo, Segretario Generale Uil Pensionati Nazionale, che ha concluso i
19/12/2024
Spi, Fnp, Uilp Piemonte: no alla cancellazione delle sanzioni per chi non si è vaccinato
Spi, Fnp, Uilp Piemonte esprimono una ferma opposizione alla decisione di cancellare le sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale durante la pandemia di Covid-19. La misura, interpretata come un premio alla campagna di disobbedienza, viene considerata una “assoluzione politica” che mina il patto sociale tra i più forti e i più deboli della