Arriva anche in Italia la Disability Card.
La carta, disponibile su richiesta, personale e non cedibile a terzi, non solo consente l’accesso gratuito (o a tariffe agevolate) a beni, servizi e luoghi della cultura, ma è anche uno strumento utile a sostituire i verbali cartacei che attestano la condizione di disabilità, grazie alla presenza di un QR-Code riportato sul retro.
La card sarà rilasciata gratuitamente tramite domanda sul sito dell’Inps (che sta ancora definendo gli ultimi passaggi tecnici prima dell’operatività), inserendo i propri dati personali (nome e cognome, codice fiscale, domicilio, indirizzo di residenza, indirizzo di spedizione, numero di telefono fisso o cellulare). Sarà necessario allegare anche una fotografia in formato tessera.
Entro 60 giorni, l’Inps provvederà a spedire la tessera presso l’indirizzo indicato in fase di compilazione della modulistica on line.
La carta sarà valida per l’intera permanenza dello stato di disabilità, anche nel caso in cui vi siano eventuali visite di revisione e comunque non più di 10 anni, al termine dei quali potrà essere nuovamente richiesto il rinnovo, previa verifica dei requisiti.
L’Inps potrà controllare la sussistenza dei requisiti per il mantenimento della card in qualunque momento e anche revocarla nel caso in cui non sussistano più le condizioni o accerti la non veridicità di quanto dichiarato.
Nel caso in cui il titolare, anche dopo il rilascio, rientri nelle categorie di non autosufficienza, indennità speciale, indennità di comunicazione e invalidi minorenni con difficoltà persistenti, l’Istituto previdenziale provvederà alla sostituzione della carta con i relativi aggiornamenti in modo autonomo.
E’ importante sottolineare che nel caso di furto o smarrimento della Disabilty card sarà necessario sporgere denuncia alle autorità competenti, perché ha valore sia di documento di identità che di riconoscimento dell’invalidità.
La tessera è riprodotta dall’Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato, anche in codice braille, e prevede nella parte frontale la sigla dello Stato emittente, un ologramma metallizzato riportante la bandiera UE (al momento è attiva in Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania e Italia), l’eventuale indicazione della necessità di accompagno da parte del titolare.