Ieri, 29 aprile, si è tenuto in videoconferenza l’Esecutivo nazionale della Uil Pensionati. In apertura, il Segretario generale Carmelo Barbagallo ha ricordato gli iscritti e i dirigenti della Uilp scomparsi in queste settimane a causa del Covid-19, in particolare nelle Regioni più colpite dall’epidemia e soprattutto in Lombardia. Ha evidenziato il ruolo importantissimo che le Uilp regionali e territoriali hanno svolto e stanno svolgendo in questa fase drammatica di emergenza.
L’epidemia si è diffusa in un Paese che aveva già molte carenze: i tagli progressivi al welfare, alla sanità pubblica, alla scuola pubblica, ai trasporti; la carenza di personale socio sanitario, di medici, infermieri, operatori sanitari; una autonomia regionale disordinata e priva di linee guida nazionali, particolarmente evidente per quanto riguarda le politiche sanitarie, ormai di competenza esclusiva delle Regioni; una conseguente difficoltà a definire misure omogenee in ogni parte del Paese; gli investimenti inadeguati nella ricerca e nella formazione; il lavoro nero e il lavoro precario; l’evasione fiscale; la crescita delle disuguaglianze; il peso del lavoro di cura addossato quasi esclusivamente sulle donne; una inadeguata rappresentanza femminile nelle istituzioni; le carenze nell’innovazione tecnologica, nella velocità e potenza delle connessioni Internet, nell’organizzazione dello smartworking. Tutti questi problemi dovranno essere affrontati e risolti ad emergenza conclusa, se l’Italia vorrà davvero rialzarsi.
Si sono aggiunte poi nuove criticità, più strettamente legate all’emergenza: carenza di dispositivi di protezione; lentezze burocratiche; difficoltà da parte dell’Inps a gestire la grande mole di domande e di pratiche; difficoltà dei genitori, in particolare delle mamme, di figli piccoli a gestire, con le scuole chiuse, lo smart working, ma soprattutto a tornare nei prossimi giorni nei luoghi di lavoro.I Segretari regionali hanno illustrato la situazione dei loro territori, l’attività vertenziale con Regioni e istituzioni locali, le criticità, le proposte e i risultati ottenuti. Sono state ricordate le tante iniziative di solidarietà, di consegna di cibo, farmaci e altri beni di prima necessità, spesso organizzate insieme all’Ada, l’Associazione per i diritti degli anziani promossa dalla Uilp. Gli esercizi di ginnastica dolci trasmessi sulle televisioni locali e sul web. I servizi di ascolto e di sostegno psicologico attivati.
Attenzione particolare in tutti gli interventi è stata data alla situazione delle Rsa e in generale delle strutture residenziali per anziani e disabili, che praticamente in ogni Regione si sono rivelate luoghi di contagio e di morte.Ovviamente, da tutti gli intervenuti hanno evidenziato le grandi difficoltà sul fronte della situazione economica, del lavoro, della perdita di reddito delle famiglie, della tenuta della coesione sociale.
Sono emerse considerazioni e proposte condivise. I Segretari hanno sottolineato come sia necessario ripensare completamente il ruolo, l’organizzazione, la gestione, il monitoraggio e il controllo delle strutture residenziali per anziani.È necessario rilanciare e finanziare la sanità pubblica.La medicina del territorio, l’assistenza domiciliare, i centri diurni, i servizi di sollievo vanno riorganizzati e potenziati. Servono nuove assunzioni di medici, infermieri e operatori sanitari. Si deve ragionare su soluzioni per ricondurre l’autonomia regionale a un quadro omogeneo nazionale, almeno per quanto riguarda le politiche per la salute.
È necessario assicurare maggiori risorse all’istruzione pubblica. I dipendenti pubblici, a partire da quelli del comparto sociosanitario, della sicurezza e della scuola, vanno valorizzati e pagati il giusto. Non possono essere eroi oggi e dimenticati domani. Serve una riflessione sull’innovazione tecnologica, sulle difficoltà nell’accesso alle tecnologie digitali da parte delle persone anziane e su quali misure attuare per superarle o rimuoverle.Vanno promosse e sviluppate le politiche per un invecchiamento attivo e in buona salute lungo tutta la vita. Le persone anziane sono una risorsa e non u peso. Anche in questo periodo, come nella precedente crisi economica, le persone anziane stanno aiutando figli e nipoti con le proprie pensioni. In queste settimane di isolamento forzato è poi emerso con evidenza quanto il loro ruolo di cura dei nipoti sia fondamentale.
I componenti dell’Esecutivo Uilp hanno ribadito che le persone anziane e pensionate non si faranno emarginare. Non si faranno segregare in casa o ‘deportare’ in luoghi più o meno ameni. Vogliono continuare a partecipare alla vita sociale, politica, economica del Paese ed essere coinvolti nella Fase 2. In conclusione, Barbagallo ha ricordato che se da questa crisi si uscirà bene, o invece si uscirà male, dipenderà anche dal comportamento di ogni singolo cittadino, di ogni singolo sindacalista, di ogni singolo dirigente della Uil e della Uilp. Tutti si devono rimboccare le maniche e impegnarsi affinché le criticità diventino positività.
Per quanto riguarda nello specifico l’attività sindacale, Barbagallo ha sottolineato che si dovrà rilanciare la piattaforma rivendicativa, aggiornandola.
Il Segretario generale ha infine evidenziato come sia indispensabile abbandonare una volta per tutte le politiche neoliberiste e le politiche di austerità, in Italia e in Europa. L’Italia dovrà utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dall’Unione europea, anche il Mes, se senza condizioni, perché non ci si può permettere di rinunciare a 36 miliardi da utilizzare nella sanità.
Si deve costruire una nuova idea di Paese. I problemi sono enormi, ma si può fare se si avrà coraggio, buon senso, buona volontà, intelligenza e si sarà capaci di rilanciare i valori di solidarietà, uguaglianza, giustizia sociale, tutela e promozione dei diritti e dello stato di diritto.Da un punto di vista organizzativo, le sedi territoriali della Uilp che erano state chiuse per tutelare la salute di operatori, iscritti e cittadini, stanno riaprendo, nel rispetto delle misure di sicurezza.
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