“Se l’avaro di Molière guadagnasse quanto guadagna oggi il Presidente del Consiglio Conte non farebbe di certo caso a qualche euro in meno al mese” Così il Segretario generale Uil Pensionati Romano Bellissima risponde al Premier Conte che nel corso della conferenza stampa di fine anno – in riferimento alle proteste dei pensionati che si stanno svolgendo in tutta Italia contro la decisione del governo di tagliare la rivalutazione delle pensioni – ha dichiarato: “Siamo intervenuti sulle fasce più alte delle pensioni, con un taglio progressivo, abbiamo introdotto un processo di indicizzazione raffreddato, quasi impercettibile, parliamo di qualche euro al mese, forse non se ne accorgerebbe nemmeno l’avaro di Moliere”.
“ I pensionati – ha aggiunto il Segretario Bellissima – hanno già pagato e perso oltre il 30% del loro potere d’acquisto, non possono permettersi altri salassi!”
“Ricordiamo inoltre al Premier Conte – conclude Bellissima – che contro la riforma Monti-Fornero i pensionati non solo sono scesi in campo protestando per mesi in tutta Italia, ma si sono rivolti alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo e alla Consulta che con la sentenza del 30 aprile 2015 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del blocco della perequazione delle pensioni sopra tre volte il minimo, introdotto dalla Legge Monti/Fornero del 2011.”