Dal 10 al 12 ottobre si è svolta a Roma la Conferenza di metà mandato della Ferpa, la Federazione europea dei pensionati e delle persone anziane. Si è deciso di scegliere Roma come sede di questo importante appuntamento, perché quest’anno si celebrano i 60 anni della firma dei Trattati di Roma, che hanno posto le basi per la nascita dell’Unione Europea. Per la Ferpa celebrare i 60 anni dell’Unione vuol dire difendere i valori comuni e lavorare insieme per costruire una vera Europa unita e sociale, di democrazia, libertà, giustizia, libera circolazione dei cittadini e rispetto dei diritti umani, in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini europei: giovani, adulti, anziani, uomini e donne. Per questi obiettivi, che, nonostante i passi avanti fatti sono ancora da raggiungere, la Ferpa si è battuta fin dalla sua nascita e continua a battersi.
Di questi temi e di come raggiungere questi obiettivi si è discusso nel corso della Conferenza di metà mandato, che si è articolata in tre giorni di dibattito, in cui i rappresentanti delle oltre trenta organizzazioni aderenti hanno portato il loro contributo di idee e riflessioni.
Nel documento finale, dal titolo programmatico “Un’Europa sociale, un’Europa migliore per tutti”, la Ferpa ha ribadito la necessità di rilanciare i valori di solidarietà fra i Paesi, la democrazia, l’uguaglianza, la giustizia sociale per tutti. Ha anche ribadito che l’allungamento della durata di vita non solo è una realtà in tutti i Paesi europei, ma è anche una opportunità di sviluppo sociale ed economico, e tale deve essere considerata nelle politiche nazionali ed europee.
La difesa dei diritti sociali è una priorità che la Ferpa intende portare avanti in stretta sinergia con la Ces, la Confederazione europea dei sindacati, chiedendo che si dia concreta attuazione alle proposte contenute nel progetto sul Pilastro europeo dei diritti sociali, che stabilisce una serie di principi e diritti fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l’equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. E che questo progetto sia realizzato con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.
“Per raggiungere i suoi obiettivi – si legge nel documento finale – la Ferpa si impegna a sostenere la Carta dei diritti dei pensionati e delle persone anziane, adottata dalla stessa Ferpa nel 2016, e in particolare il diritto alla dignità e la lotta contro le discriminazioni legate all’età, il diritto al benessere e il diritto alla sicurezza” rivendicando “un impegno di solidarietà intergenerazionale”.
Nel documento sono inoltre ribaditi gli orientamenti strategici, definiti nel corso del Congresso di Budapest dell’11 settembre 2015:
- diritto a percepire un reddito da pensione sicuro, adeguato a dignitoso;
- diritto a una assistenza sanitaria di lungodegenza pubblica di alta qualità;
- promozione dell’invecchiamento attivo, affinché i pensionati e le persone anziane rimangano soggetti attivi della società;
- politiche adeguate per far fronte alla perdita di autonomia, spesso connessa all’allungamento della durata di vita, che oggi si verifica in genere a età più avanzate ma con disabilità più gravose;
- impegno in favore delle donne, contro la discriminazione e la violenza, per l’uguaglianza dei diritti, l’uguaglianza delle retribuzioni e delle pensioni;
- migliori politiche abitative per le persone anziane.
Altro punto fondamentale per la Ferpa: il diritto, forte dei suoi 10 milioni di aderenti, a essere riconosciuta a pieno titolo quale federazione sindacale europea e a partecipare con voto deliberativo negli organi della Ces. Obiettivo quasi raggiunto nella Conferenza di metà mandato della Ces (che si è svolta a Roma il 31 maggio scorso) dove l’emendamento relativo non è stato approvato per soli undici voti. La Ferpa proseguirà nel suo impegno per ottenere questo importante risultato al prossimo Congresso della Ces.
Stabilito, infine, il programma di attività della Ferpa per i prossimi due anni in favore “dell’invecchiare bene in Europa”; per la tutela delle persone non autosufficienti, rilanciando l’Ice sulle cure di lunga durata; per la lotta alla povertà; per la rivendicazione, insieme alle organizzazioni dei lavoratori della Ces, di salari adeguati e pensioni adeguate; per il miglioramento della condizione delle donne e in particolare delle donne anziane e pensionate; per la solidarietà tra le generazioni, anche dando seguito al protocollo sottoscritto dalla Ferpa con la Ces Giovani; per una sempre maggiore visibilità e incisività della Ferpa; per un Parlamento europeo che abbia tra le sue priorità l’uguaglianza, la solidarietà e la giustizia sociale.
Per leggere e scaricare il documento conclusivo della Conferenza di metà mandato della Ferpa: CLICCA QUI