Sono trascorsi quasi cinque mesi dalla firma dell’accordo sulle modifiche al sistema previdenziale siglato dal Governo e da Cgil Cisl Uil. E oggi, come fu sancito con quell´intesa, ha preso il via la seconda fase della trattativa, dedicata, in particolare, alla costruzione di un modello previdenziale per i giovani. «Siamo pronti a proseguire il percorso iniziato lo scorso anno – ha dichiarato Barbagallo – per dare risposte e tutele ai giovani spesso costretti a lavori discontinui: peraltro, vista la particolare situazione politica, bisogna accelerare la discussione. Occorre anche rivedere alcuni aspetti relativi alla prima parte e, inoltre, affrontare la questione degli ammortizzatori sociali». Già fissati, dunque, gli incontri tecnici per entrare subito nel merito degli argomenti: l’1, il 9 e il 23 marzo sono i giorni individuati per parlare di pensioni, ma anche di lavoro, e per tracciare la strada che si auspica possa condurre a un nuovo accordo.
Nell’incontro odierno, tuttavia, è prevalsa la notizia della bocciatura del bilancio Inps ad opera del Civ. «La Uil – ha precisato Barbagallo – ha sempre bocciato il bilancio dell’Inps considerandolo falsato dalla mancata separazione di assistenza e previdenza. Nel corso degli ultimi anni, poi, si sono aggiunti ulteriori aspetti negativi da noi sistematicamente evidenziati. Oggi, finalmente, la stragrande maggioranza del Civ dell’Inps ha votato contro il bilancio o si è astenuto. È un giudizio di cui non si può non tenere conto. Occorre cambiare modello di governance: l’uomo solo al comando non funziona. Gli “azionisti” dell’Inps – ha concluso Barbagallo – sono i lavoratori e i datori di lavoro: è a loro che devono essere riconosciute una giusta rappresentanza e una funzione di indirizzo e vigilanza effettiva e cogente. Ribadiremo al Governo questa rivendicazione delle parti sociali».